Ricordare i Pogues
La morte di Shane MacGowan mi ha riportato indietro agli anni dell’adolescenza, quando Enrico Brizzi disegnava la mia mappa del tesoro e i Pogues suonavano quello che non conoscevo ma che ero sicuro di volere.
La morte di Shane MacGowan mi ha riportato indietro agli anni dell’adolescenza, quando Enrico Brizzi disegnava la mia mappa del tesoro e i Pogues suonavano quello che non conoscevo ma che ero sicuro di volere.
Grazie alla newsletter, ho formato un gruppo a cui far leggere in anteprima il mio nuovo romanzo. Mi aspettavo riscontri sulla trama, i personaggi e la scrittura, ma questa esperienza mi ha dato qualcosa in più.
Furukura Keiko ha trentasei anni e lavora nello stesso konbini da diciotto. Quello che sembrava essere un lavoretto part-time temporaneo è diventato tutta la sua vita. L’esistenza monotona e disarmante della protagonista, però, viene messa in discussione dopo un incontro che avviene proprio all’interno del negozio.
Un “Delitto e castigo” dei giorni nostri, ambientato ai tempi dell’editoria contemporanea e dei social network. Una lettura disturbante e irresistibile, che ti obbliga a farti domande a cui non ti piacerà rispondere.
Le canzoni che ascoltiamo sono la colonna sonora della vita che viviamo e di quella che ci raccontiamo. Il mio gruppo preferito torna a suonare e io mi fermo per capire cosa raccontare.
Per essere riconoscibili e memorabili, i tuoi personaggi hanno bisogno di un volto. Sceglierlo è un momento fondamentale per la scrittura di una storia, oltre che un’attività divertente.
Scrivere e correggere sono due attività diverse. Se ci preoccupiamo di inseguire la perfezione, anziché impegnarci a concludere la prima stesura, rischiamo di fare la fine di Orfeo.
La scrittura è un muscolo che va allenato ogni giorno. Nessuno ci controlla, perciò serve autodisciplina. Il modo migliore per cominciare è costruire una propria routine di scrittura. Due libri davvero preziosi ti aiutano a farlo.
Il mondo delle storie e quello del cibo sembrano fatti per intrecciarsi e influenzarsi a vicenda. Succede, così, che un libro possa diventare una ricetta oppure che una ricetta possa diventare un libro. Nelliamoci e Zazie, poi, con i libri sono in grado di comporre persino un intero menù.
Quando si scrive una storia, il momento della pubblicazione è l’obiettivo. Una volta raggiunto, tuttavia, ci appare velocemente per quello che in realtà è, cioè uno dei tanti inizi con cui bisogna misurarsi e che stabilisce un prima e un dopo. Qui racconto il mio dopo, riflettendo sulle aspettative, le delusioni e l’importante legame tra la scrittura e la vendita.